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I rischi

Rapporto IPCC

La sintesi del sesto rapporto dell'IPCC, pubblicato il 20 marzo 2023, conferma le attuali tendenze climatiche. Nel prossimo futuro, e in linea con quanto stiamo già vedendo, dobbiamo prepararci a un aumento della frequenza delle precipitazioni intense, non solo nelle aree che le stanno già sperimentando, ma anche nelle regioni che in precedenza erano state risparmiate. Di fronte ai cambiamenti climatici in atto, la resilienza richiede che le autorità locali si preparino ad affrontare almeno due tipi di minacce in termini di inondazioni, la cui ricorrenza aumenterà.

Deflusso urbano

Il fenomeno del deflusso urbano è caratterizzato da un episodio locale e rapido, spesso limitato a piccoli bacini idrografici e non legato alla presenza di un corso d'acqua. Il ruscellamento urbano è causato da eventi piovosi molto intensi (come i temporali), a volte per periodi di tempo molto brevi. Spesso provoca un rapido deflusso dai corsi d'acqua verso le strade. Questo fenomeno è aggravato dall'impermeabilizzazione del suolo.

Aumentano le inondazioni

L'esondazione dei fiumi è spesso il risultato di precipitazioni intense o della trasformazione di aree naturali in aree urbanizzate o edificate. Questi fattori riducono la capacità dei fiumi di assorbire e contenere l'acqua in eccesso nelle loro aree di esondazione naturali.

Allarme alluvioni

I servizi meteorologici sono in grado di anticipare il verificarsi di forti precipitazioni. Si tratta quindi di eventi prevedibili, come possono constatare gli assessori locali e i tecnici di turno dal numero crescente di allarmi per le alluvioni.

Prepararsi a una minaccia molto concreta con un impatto considerevole sulla continuità dei servizi pubblici.

Autorità locali interessate

Le autorità locali e regionali sono state colpite, a volte in modo molto violento, da inondazioni e deflussi. Alcuni eventi hanno lasciato un segno duraturo e altri sono stati estremamente gravi: Nord Isère (Saint-Geoire-en-Valdaine) e Drôme nel giugno 2002, Basse-Normandie (Trouville-sur-mer) e Île-de-France il 31 maggio e il 1° giugno 2003, Hérault (Lunel) e Gard il 22 settembre 2003, Marsiglia nel settembre 2000 e dicembre 2003, Gard nel settembre 2005, ecc.

I mezzi per agire

A questo ripetersi di eventi si aggiunge la situazione normativa, che attribuisce alle autorità locali responsabilità sempre maggiori nell'ambito della gestione del rischio:

Introduzione di piani di emergenza locali ai sensi della legge del 13 agosto 2004 e del decreto attuativo n. 2005-1156 del 13 settembre 2005.

Maggiore informazione al pubblico e installazione di segnalatori di alluvioni secondo la legge del 30 luglio 2005.

La transizione ecologica richiede alle autorità locali di adattare le proprie risorse per far fronte a una nuova ricorrenza del rischio di alluvione.

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